Spalla congelata
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Altro capitolo importante nelle patologie della spalla è la spalla rigida, detta anche “capsulite adesiva“, spalla congelata, o con un termine di origine anglosassone “frozen shoulder“: si avverte un irrigidimento dell’articolazione dovuta all’inspessimento dei tessuti che limitano il movimento della spalla.
Si paragona al congelamento per il graduale blocco dell’articolazione della spalla, è abbastanza frequente, e può verificarsi in correlazione ad una patologia primaria, come il diabete, o in relazione alla somatizzazione di alcune patologie psicologiche.
La spalla rigida o congelata può anche essere correlata a una patologia secondaria come una lesione tendinea, della cuffia dei rotatori.
Diventa quindi un meccanismo di autodifesa messo in atto dall’organismo che previene l’aggravarsi della lesione di fatto bloccando la spalla.
Il benefico fisioterapico è molto spesso limitato perché la rigidità della spalla è sempre correlato ad una causa patologica diversa.
Il movimento può essere recuperato attraverso un buon protocollo rieducativo che include – molto spesso – l’intervento chirurgico in artroscopia di liberazione a 360°della capsula [capsular release] intorno alla glena, facendo di fatto recuperare il movimento articolare.
Se la spalla congelata è associata, come detto in precedenza, a una lesione tendinea, è possibile comunque risolvere entrambe le patologie in un unico atto operatorio.
In buone mani chirurgiche e in buone mani fisioterapiche si può dunque eseguire, in un unico atto sia la riparazione del tendine, quindi la causa principale che porta al blocco della spalla, sia “sbloccare” la spalla stessa.